MengShan , Il Monte Sacro ed il Sommelier dell'acqua, di fiume.

M𝗲̌ngshānMíngshān county, Ya'an, Sichuan.

mengshan, meng ding gan lu e meng ding huang ya

Ai bordi del corridoio etnico che separa la Cina Continentale dal Tibet. tante, diverse etnie che separavano e separano due mondi diversi, anzi, tanti mondi diversi. Questo corridoio in realtà parte dal Myanmar, passa per lo Yunnan per poi proseguire verso nord, attraverso appunto, il Sichuan.

La Cina, i cinesi, sono un raggruppamento di 56 etnie diverse, e solo 1, Gli Han, sono il 92% della popolazione (dati 2010).

Secondo Sam Van Schaik, la nostra idea di Tibet è profondamente sbagliata: siamo abituati a vedere un confine politico, delle linee tratteggiate che racchiudono una regione, come sulle cartine, sulle mappe o per essere più moderni, su Google Maps

Se invece, per un attimo, ma anche due, ragioniamo in modo etnografico il Tibet è molto più ampio, un territorio che condivide un linguaggio e una cultura riconoscibili come tibetani. Questo più vasto concetto di Tibet si sovrappone ad altre 4 province cinese (Qinghai, Sichuan, Gansu e Yunnan) ma anche ai regni himalayani. del Buthan , Nepal, Sikkim e ladakh. 

I tibetani hanno una propria versione di questa distinzione, parlano di Tibet, Bod (pronuncia BÖ), corrispondente alla regione autonoma politica, mentre di Grande Tibet (bod che po) facendo riferimento al più ampio mondo della cultura tibetana.

mengshan mengding

 

Escludendo l'aspetto religioso, tutto questo in realtà non ha molto a che fare con quello che voglio scrivere, ma serve a dare un'idea, l'idea che quando parliamo di Cina parliamo in modo sommario solo di un confine, di un'area vastissima, diversissima e soprattutto con usi e consuetudini, tradizioni diverse, anche a distanza di pochissimi chilometri. 

Il Sichuan (4 fiumi), verso est, fa parte, geograficamente, del Plateau Tibetano. 

"Nel fiume Yangtze scorre l'acqua, sulla cima del Monte Meng si trova il té", recita un vecchio detto cinese, proprio a testimonianza dell'importanza storica dell'area nella produzione del tè, area che oltretutto, grazie ai diversi templi e ai tanti monaci che "frequentavano" la zona divenne importante centro religioso.

E proprio in questa zona, furono piantati le prime piante, i primi alberi a scopo produttivo. Non più quindi una nascita spontanea, magari di foresta, bensì un progetto più ampio e definito. Uno dei precetti buddisti è infatti quello di non bere alcool, ed il tè, grazie alle sue proprietà psicoattive si è rivelato perfetto come sostituto. 

Quindi, Monaci e te, diffusione e cultura, e famosi templi producono sempre ottimi tè. 

Alcune storie, leggende, vogliono le prime produzioni di tè in questa area già qualche anno prima di Cristo: Wú Lǐ Zhēn  monaco taoista, nel 50 A.C. avrebbe piantato 7 alberi di tè. Prima di lui, il tè veniva semplicemente raccolto da alberi selvatici e/o cresciuti in modo spontaneo. 

Ma appunto, alcune storie o leggende

In realtà, durante la Dinastia Tang la domanda di tè del M𝗲̌ngshān aumentò, e anche di molto. Oltretutto, tutta l'area, anche perchè di confine con il Tibet, e all'epoca il confine era molto più vicino,  divenne un importante centro religioso e, di conseguenza, di comando. Lo scambio tè contro cavalli era già iniziato.

Religione, più commercio, uguale grande interesse. Non è cambiato poi molto, neanche a queste latitudini! 

M𝗲̌ngshān, appunto. Già dalla dinastia Tang (618/907 DC) e durante la Dinastia Song (960/1279 DC) sono stati costruiti diversi, e non pochi, templi buddisti e Taoisti:

  1. Qianfo Temple
  2. JingJiu Temple
  3. Zhiju Temple
  4. Yongxing Temple
  5. Tiangai Temple

Mentre sono anche 5 le vette (peak)

  1. ShangPing
  2. LingJiao 
  3. Piluo 
  4. Jingquan
  5. GanLu

Ci sono 5 petali in un fiore di Loto, dicono.

Poi,  Nuvole e nebbia, il sole, come direbbero i camaleonti, è uno straniero.

Come abbiamo detto,  un'area di montagna con diverse altitudini e  con diversi microclimi differenti: coperta di foreste e boschi, specie diverse di flora e fauna,  ne fanno un luogo perfetto per la crescita degli alberi di tè.

Ovviamente, come detto, da secoli, tanto tè prodotto in questa area. 

Quando il tè viene prodotto ad alta quota viene chiamato

𝗠𝗲̌𝗻𝗴𝗱𝗶̄𝗻𝗴, dove 𝗱𝗶̄𝗻𝗴 sta per vetta. Il tè prodotto sul 𝗠𝗲̌𝗻𝗴𝗱𝗶̄𝗻𝗴  è stato per più di mille anni, praticamente dalla dinastia Tang fino a quella Qing (inoltrata) un tributo imperiale.

Per un bevitore di tè dell'epoca, un tealovers del passato, due cose erano fondamentali, ovvero che il tè provenisse dalla vetta de monte Meng e l'acqua dal fiume Yangtze.

Curioso il fatto che "l'acqua del fiume Yangtze" era stata valutata come la migliore al mondo da un certo Liu Bochu, un taster di acqua di epoca premedievale (dinastia Tang).

Chissà se anche all'epoca qualche straniero non si era inventato il titolo di Acqua Sommelier per proporre corsi a qualche discepolo, per vendere poi certificazioni prive di senso. E magari, spargendo sul territorio nostrano qualche bravo (sempre inteso in modo manzoniano).

Mah, non mi sorprenderebbe, davvero.

Tornando a noi, al monte 𝗠𝗲̌𝗻𝗴 al tè, e al suo "𝗱𝗶̄𝗻𝗴 ", quindi 𝗠𝗲̌𝗻𝗴𝗱𝗶̄𝗻𝗴 , sono diversi i tè che meritano attenzione ed eventualmente, una prova: il Méng Dǐng Gān Lù , un tè verde di gemme piccolissime e tenerissime attorcigliate e lavorate con estrema cura. Gān Lù è tipo dolce rugiada

Colore verde scuro, con un forte e fresco aroma, profumo. Liquore delicato, tenere, persistente. Come suggerito dal suo nome, infatti, questo tè è molto rinfrescante, retrogusto dolce e ricco di sentori vegetali. Lavorazione totalmente manuale, nessuna macchina potrebbe gestire e lavorare senza rompere quei piccoli, teneri e simpatici germogli.

mengding gan lu te verde

 

L'altro è un tè  che amo, il 𝗠𝗲̌𝗻𝗴𝗱𝗶̄𝗻𝗴 𝗛𝘂𝗮́𝗻𝗴 𝗬𝗮́ (蒙顶黄芽), il tè giallo. Raro, di difficile reperimento, lavorazione complessa, soli germogli raccolti e lavorati a mano. Dolce, vegetale e tostato. Un fatto davvero bello, che vi invito a provare, non solo qui, ma ovunque potete. 

mengding huang ya tè giallo
La prossima montagna, L' Éméi Shān, un po più a sud. 
Una ultima cosa, delle operazione governative del 1987 per lo sviluppo, il miglioramento delle Cultivar ne parleremo a breve.
Ciao a tutti
gix
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bibliografia: Sam Van Schaik, TIBET, Longanesi

Chinese Tea Culture, il frontespizio è scritto tutto in cinese. La collana si chiama Chinese red.

la foto dell'anteprima è stata presa da https://www.tvvcn.com/

 

 

 

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