Nonostante la Cina "possega una letteratura storica" unica al mondo (Kai Vogelsang, Cina, una Storia Millenaria) è altresì vero che tale letteratura è stata cambiata, variata, per usi politici e sociali, nel corso dei secoli, come probabilmente ovunque.
Il mondo del tè, la cultura del tè (in senso lato) rappresentano un aspetto fondamentale della società cinese ed è di continuo mitizzata ed esagerata, soprattutto nelle fonti storiche.
Basti Pensare che la più famosa storia sul tè. ovvero la sua origine e scoperta, è semplicemente un racconto epico ed assolutamente leggendario.
La Leggenda la conoscete ormai tutti: intorno al 2750 A.C., un Imperatore, un mitico imperatore, mentre riposava sotto ad un albero, alcune foglie caddero e finirono in un catino d'acqua, rigorosamente sempre sul fuoco (la pratica di bollire l'acqua per questioni igieniche è antichissima).
Da lì la scoperta del te', dell'infusione rinvigorente e tonica che avrebbe conquistato il mondo.
Lui era Shénnóng (神農), il contadino Divino, il Dio dell'agricoltura.
Secondo la tradizione Cinese fu lui ad introdurre le tecniche dell'agricoltura nella terra di mezzo, nell'antica Cina.
Le prime informazioni che abbiamo su Shénnóng risalgono a duemila anni dopo il racconto dei fatti: nello Shǐjì, The records of the Grand Historian, portato a termine da Sīmǎ Qiān (storiografo ai tempi dell'imperatore Wu, Dinastia Hàn) nel Primo secolo Avanti Cristo, si parla, o meglio, si riferisce per la prima volta dei Cinque mitici Imperatori Cinesi tra cui figura il nostro Shénnóng.
Dal Punto di vista cosmologico, Shénnóng era associato a Marte, l'estate, il fuoco ed il punto Cardinale Ovest.
Sempre secondo la tradizione cinese, Shénnóng avrebbe scritto, redatto il "Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino" (Shénnóng Běncǎo Jīng), ponendo le basi della Medicina Tradizionale Cinese.
In realtà questo non è altro che un racconto mitologico, non documentato storicamente.
In primo luogo, nel terzo millennio avanti Cristo non esisteva neanche una parola per indicare il tè, e comunque il sistema etnico linguistico era totalmente diverso rispetto a quello di qualche millennio dopo.
Da lì la scoperta del te', dell'infusione rinvigorente e tonica che avrebbe conquistato il mondo.
Lui era Shénnóng (神農), il contadino Divino, il Dio dell'agricoltura.
Secondo la tradizione Cinese fu lui ad introdurre le tecniche dell'agricoltura nella terra di mezzo, nell'antica Cina.
Le prime informazioni che abbiamo su Shénnóng risalgono a duemila anni dopo il racconto dei fatti: nello Shǐjì, The records of the Grand Historian, portato a termine da Sīmǎ Qiān (storiografo ai tempi dell'imperatore Wu, Dinastia Hàn) nel Primo secolo Avanti Cristo, si parla, o meglio, si riferisce per la prima volta dei Cinque mitici Imperatori Cinesi tra cui figura il nostro Shénnóng.
Dal Punto di vista cosmologico, Shénnóng era associato a Marte, l'estate, il fuoco ed il punto Cardinale Ovest.
Sempre secondo la tradizione cinese, Shénnóng avrebbe scritto, redatto il "Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino" (Shénnóng Běncǎo Jīng), ponendo le basi della Medicina Tradizionale Cinese.
In realtà questo non è altro che un racconto mitologico, non documentato storicamente.
In primo luogo, nel terzo millennio avanti Cristo non esisteva neanche una parola per indicare il tè, e comunque il sistema etnico linguistico era totalmente diverso rispetto a quello di qualche millennio dopo.
In Cina (in una piccola area), nel Terzo Millennio Avanti Cristo prosperava la Cultura di Lóngshān (
Lóngshān wénhuà), sviluppatasi lungo il corso del Fiume Giallo (medio e basso).
La prima Dinastia accreditata Cinese è quella degli Shāng (1600-c. 1046 A.C.), escludendo quella degli Xià, (questa dinastia è praticamente inventata, è solo un tentativo di identificare le Culture progredite dell'età del Bronzo Cinese, Erlitou ed Erligang con le prime dinastie Cinesi, così come tramandate dalla letteratura storica Cinese).
Nel Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino (Shénnóng Běncǎo Jīng), benchè si dica il contrario, non viene mai menzionato il tè: il termine túmîng, (che indica un'erba eccitante, tonica, che combatte la sonnollenza), compare successivamente, precisamente nel Prolegomenous Variorum to Shennong's Herb and Root Classic, che è un testo di epoca Táng (618-907), ritrovato a Dūnhuáng.
Il riferimento al tè sembrerebbe quindi comparso dopo il VII secolo dopo Cristo e di conseguenza, possiamo classificare il racconto di Shénnóng come mitologico, al pari dei racconti leggendari di Zeus, Apollo e tanti altri.
Il Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino (Shénnóng Běncǎo Jīng) è in realtà di Epoca Hàn, più o meno intorno all'inizio dell'era Cristiana.
C'è da dire, oltretutto, che secondo questa datazione, il Classico sulle Radici di Erbe del Contadino Divino risulta essere anche più recente rispetto all'Historia Plantarum e Plantarum Causis di Teofrasto.
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La Prossima Puntata, quando il tè diventa Chá.
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rif. YangShouZhong, Machiko Iwama,
Kai Vogelsang.
1 comment
Grazie dell’approfondimento. Comunque è sempre stato chiaro e accertato che la storia di Shennong è una leggenda della mitologia cinese. Lo stesso Shennong è personaggio mitologico. Infine sarebbe importante distinguere il momento storico in cui il tè è entrato effettivamente in uso e il momento in cui (VII secolo) è stato identificato linguisticamente con un ben preciso e definito carattere di scrittura, quello che oggi si legge “cha” (thee nei dialetti min della Cina centro meridionale). Precedentemente era identificato con altre denominazioni locali, ma sempre tè era!!
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