Una rarità assoluta, un Maocha Pu’er proveniente dal Laos, provincia di PHONGSALI da alberi antichi e selvatici, raccolto primaverile 2020. 

Alberi cresciuti ad un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1200 metri nel nord del Laos, nella provincia di Phongsali, praticamente (e storicamente) Yunnan del Sud. 

La lavorazione è  simile alle lavorazioni dei pu'er dello Yunnan, e gli alberi, data la vicinanza (la natura non ha poi confini) sono praticamente gli  stessi. La storia della produzione del tè è, appunto come nello Yunnan, antica. Questo è dovuto al fatto che oltre alla vicinanza, Laos e Yunnan per secoli sono stati praticamente una unica regione, con caratteristiche simile che ancora oggi conservano, come l’estrema varietà di etnie, le foreste, i fiumi, le catene montuose ed ovviamente, usi e costumi. 

Il tè, oltre che nella provincia di Phongsali, viene prodotto anche nelle province di  Xiengkhouang, Oudomexay, Bokeo, Xayaburi e  Huaphan, ed ultimamente, anche più a sud. 

L’80% della produzione viene esportato, e la stragrande maggioranza viene venduto proprio in Cina, proprio nello Yunnan, dove poi viene compresso e rivenduto. Tecnicamente, e probabilmente, questo tè lo avete già  bevuto sotto forma di blend, magari “mischiato” ad altre foglie, in alcune  delle belle torte di Pu’er che vi hanno venduto come vero Pu’er dello Yunnan. 

Personalmente, ricordo che quando arrivai sulla strada per Hekai, il Van su cui viaggiavo, fu fermato da alcuni “contadini che pretesero di controllare i bagagli per evitare, o credendo  che importassimo, in quella zona, foglie di tè diverse da quelle autoctone. Ma si sa. la foresta è grande, vasta, e l’area dello Yunnan del sud abbraccia 4 aree: appunto Yunnan, Myanmar, Laos e Vietnam ed il controllo è complesso, complicato e soprattutto, non conviene a molti. Yiwushan ad esempio dista soltanto qualche decina di chilometri.

Questo tè si presenta molto artigianale, con foglie molto grandi, lavorate bene. Ho infuso un quantitativo leggermente superiore, circa 9 grammi, per un gaiwan da 140 ml. Ho usato una acqua con un bassissimo residuo fisso. Un tè duro da penetrare, dolce, con una minima astringenza e persistenza. Ho raggiunto il "gusto" dopo la terza infusione e, infusione dopo infusione, il tè continuava ad acquistare corpo. Acqua a 100°C, infusioni da 15'' secondi le prime, breve riposo, e poi aumenti graduali. Molto Yiwu, leggermente più astringente, più selvatico e meno arrabbiato per un raccolto primaverile.  Liquore giallo, mano mano tendente ala'arancio.