Darjeeling, come evitare truffe. Viaggio tra il vero ed il Fake.

Quando comprate un tè, (qualsiasi tè) è bene che vi informiate sulla provenienza, sul grado e sul raccolto del tè stesso. 

darjeeling gopaldhara

Solitamente (e dipende esclusivamente dal commerciante) quando comprate un tè nero indiano, magari proprio del Darjeeling, insieme al nome “Darjeeling” (il nome geografico della zona di produzione)  trovere una “strana” sigla, composta da lettere, tipo SFTGFOP o GFOP,FF o SF, o addirittura, nulla.

Immagino che la cosa vi abbia incuriosito non poco, quindi cercherò di dare qualche notizia al riguardo.

Partendo dal presupposto che il Darjeeling è una delle aree piu famose di produzione di tè nero (anche se ultimamente vengono prodotti anche te verdi e bianchi di ottima qualità, ), bisogna un attimo capire se il tè acquistato è effettivamente prodotto in quell’area!  

 


Pensate che da statistiche abbastanza recenti (condotte dall’India Tea Board), nel 2012 sono state prodotte nel Darjeeling 8500 tonnellate di tè, ma ben 40.000 tonnellate ne sono state vendute!
Praticamente su 5 chili solamente poco piu di un chilo era un tè originale a denominazione di origine, il resto era FALSO!


 

Da diverso tempo, a tutela dei consumatori (ma anche dei produttori), il Tea Board Of India ha istituito un marchio.

Darjeeling trademark come riconoscere un tè del darjeeling.

Ma Non basta….

Una volta che abbiamo capito che il tè comprato è effettivamente del darjeeling, bisogna capire che tè è!

Come detto, maggiori informazioni abbiamo e meglio è!


 

I GIARDINI

L’area del darjeeling comprende 87 giardini tutelati dal marchio e oltretutto, tutti con parziale o totale produzione Organica.

E’ quindi fondamentale capire o  sapere  il nome del giardino di Provenienza….

Non puo esistere un te del Darjeeling senza indicazione del Giardino.

Di conseguenza, non puo esistere un te del Darjeeling (a marchio) chiamato solo Darjeeling… deve essere seguito da un nome, e tale nome dovrà indicare appunto il giardino: Gopaldhara, Rohini, Castelton, Dooteriah, Puttabong, Margaret’hope, Badamtan e tanti altri…

E’ anche bello  (ed importante) capire dove viene prodotto il tè: altitudine, vicinanza a laghi, fiumi, composizione del terreno, clima e cosi via….. anche per avere un proprio schedario di gusto!

Non comprereste mai una bottiglia di vino bianco senza nome, indicazione geografica e anno di vendemmia, vero?


 

IL RACCOLTO

Di fondamentale importanza è conoscere il raccolto. I raccolti pricipali “originali” del tè nero del darjeeling sono tre:

  • First Flush, raccolto in primavera – FF
  • Second Flush, raccolto nei mesi estivi – SF
  • Autumn Flush, raccolto tra settembre e ottobre – AF

Esiste anche un raccolto tra il FF ed Il SF chiamato “in beetwen“, molto particolare, ma effettuato solo in base ad alcune condizioni favorevoli, ed il tè prodotto è molto ricercato….

Quindi, se abbiamo comprato il nostro bellissimo tè nero del darjeeling dei giardini di Poobong, raccolti in primavera, magari a marzo, avremo un etichetta del genere: Darjeeling Gopaldhara FF, Darjeeling Rohini FF ed è gia qualcosa…. :)


 

LE FOGLIE

Arriviamo adesso alle foglie. 

Regola generale è che un te di gemma solitamente è piu pregiato di un tè di foglie.

Ma come dire, è importante magari anche che le foglie siano intere……

La classificazione merceologica si basa appunto sul grado delle foglie, e si parte dal concetto di ORANGE PEKOE, la gemma apicale e le due foglie sottostanti.

Esistono 4 Gruppi:

Whole Leaf (foglia intera)con i seguenti principali sottogruppi:

  • SFTGFOP – Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • FTGFOP – Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • TGFOP – Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
  • GFOP….FOP…

Brokean Leaf (foglia rotta)

  • FTGBOP – Fine Tippy Golden Broken Orange Pekoe
  • TGBOP – Tippy Golden Broken Or ange Pekoe
  • FBOP – Flowery Broken Orange Pekoe
  • BOP – Broken Orange Pekoe

Fannings

  • GFOF – Golden Flowery Orange Fannings
  • GOF – Golden Orange Fannings

Dust (polvere)

E’ ovvio che le foglie intere (il primo gruppo) sono quelle di maggiore qualità, quelle che davvero incorporano in sè il vero gusto, l’aroma e la storia dei te del Darjeeling! Sono questi che comunemente vengono definiti gli “Champagne dei Tè“….

Le ultime due categorie sono normalmente utilizzate o per le profumazioni o per i te in bustina…..insomma, non un gran bel bere!

Quindi, tornando al nostro tè appena comprato, se aggiungiamo il grado, e magari è il grado piu importante della categoria a foglie intere, avremo Darjeeling GOPALDHARA FF SFTGFOP(1), e se magari troviamo alla fine il numero 1, parliamo di un tè davvero importante e di altissima qualità, speciale.….e questo, lo è.


 

IL LOTTO o PROGRESSIVO DI PRODUZIONE

Ma non abbiamo finito…….Capita che alcune volte leggiamo, vicino al nome delle strane sigle, tipo EX1, EX2 oppure DJ1, DJ2, cosa vuol dire? E’una codifica che ci fa capire addirittura il progressivo dei kili raccolti: DJ1 è il primo lotto che viene prodotto in 100 Kg, DJ2 dal 101 al 200 e cosi via…. (pensate che su un blog ho trovato che le sigle DJ seguite dal numero indicavano le fermate del treno che attraversa la zona del darjeeling)....

Tuttavia, EX1, EX2, … sono quelli che vengono prodotte prima del DJ1 e sono più pregiate, uniche e costose…..

Quindi, completiamo il nostro tè, ipotizzando che è stato raccolto a fine febbraio, e fa parte della primissima partita (quindi i primi  10 kg raccolti):

Darjeeling EX1 GOPALDHARA  FF SFTGFOP1

in Riepilogo:

Darjeeling: luogo di origine


EX1
: Progressione del raccolto, in questo caso è tra il Primo (!) ed il 9 kg raccolto....

GOPALDHARA: Nome del Giardino

FF: First Flush, primo raccolto

SFTGFOP1: Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe, tè a foglia intera, il piu pregiato, gemma e foglia.

CERTIFICAZIONE SANITARIA E DI ORIGINE

Nel caso invece di un commerciante, che magari è stufo di comprare il tè dai grandi importatori europei, e vuole invece ordinarlo direttamente dai produttori, e quindi iniziare un iter di spedizioni, magazzini e soprattutto dogane, i certificati da richiedere sono tanti. Il più importante è il Certificato FITOSANITARIO. Senza quello è praticamente impossibile l'importazione, a meno di analisi fatte direttamente dall'Ufficio Sanitario Delle Dogane, a costi esorbitanti (almeno 40/60 euro per tipologia di tè). 

darjeeling certificato fitosanitario

 

Un altro certificato fondamentale, e questo per la tutela vostra e dei vostri clienti, è il certificato di Origine. Solo il certificato di origine dimostra la vera origine del vostro tè. E' un documento (nel caso indiano) governativo. 

Questa è la prassi. Nel caso dei Darjeeling potete e dovete chiedere queste certificazioni al momento dell'acquisto. 

Ecco, spero ora sia un pò piu chiaro. Per domande, riflessioni ed altre cose non esitate a contattarmi....e come al solito vi consiglio di torturare il vostro “fornitore” di tè preferito, soprattutto quando si comprano “foglie” importanti e costose, è un Vostro diritto! 

Buon Tè a tutti!

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